Iniziamo da una delle definizioni più diffuse:
“Il Coaching è un metodo di sviluppo di una persona, di un gruppo o di un’organizzazione, che si svolge all’interno di una relazione facilitante, basato sull’individuazione e l’utilizzo delle potenzialità per il raggiungimento di obiettivi di cambiamento/miglioramento autodeterminati e realizzati attraverso un piano d’azione.”
Negli ultimi anni questa disciplina, nata in america verso la a metà degli anni ’70, ha avuto il suo boom anche in Italia.
Il Coaching è spesso associato allo sport, essendo stato creato dal maestro di tennis Timothy Gallwey, oggi noto come padre fondatore del Coaching, che formulò la disciplina partendo dalla formula:
Alla base di questa toria c’è la performance (p) che secondo Timothy è la risultante del Potenziale (P) meno le interferenze (i).
Il conceto chiave del Coaching si sviluppa intorno al miglioramento del potenziale individuale e di team; ogni individuo può migliorare la propria performance lavorando sul potenziamento delle proprie capacità e riducendo al massimo le interferenze. Il Coach facilita questo processo attraverso l’utilizzo di svariate tecniche con l’obiettivo di guidare il suo cliente (detto coachee) dal punto A al punto B, in pratica dalla sitazione attuale a quella desiderata.
A differenza di altre professioni di aiuto, è una disciplina molto orientata all’azione e al risultato e si concentra sulla definizione e sul raggiungimento di obiettivi specifici. Da qui si evince che è anche una forma di aiuto veloce, che non va confuso con facile!